Il nostro team building tra natura, condivisione e nuove consapevolezze.

In una ricerca, non proprio recente ma ancora di grande attualità, il Prof. Alex “Sandy” Pentland, Direttore dell’Human Performance Dynamics Laboratory del MIT, ha dimostrato quanto gli scambi comunicativi, anche in senso energetico (tono della voce o gestualità), il coinvolgimento – nel senso più stretto di connessione – e la capacità di esplorazione, intesa come ascolto e curiosità rispetto all’altro, siano elementi fondamentali per la costruzione di un team affiatato e di successo.

Il risultato di questo studio è stato sintetizzato nelle 3 E: energy, engagement, exploration. Queste tre coordinate sono quelle che guidano, solitamente, i team building aziendali e, quando riescono a convergere, il rapporto tra coloro che costituiscono un team di lavoro gode di benefici, che si riflettono anche sulla produttività.

Siamo fortemente convinti che stare bene significhi lavorare bene. Lo sappiamo, eppure, in mezzo alla routine lavorativa, alle scadenze, alle responsabilità di tutti i giorni, rischiamo di dimenticarlo.

Per (ri)scoprire come prenderci cura delle nostre relazioni, ricordarci di chi siamo oltre a quello che facciamo, i primi di ottobre abbiamo trascorso un’intera giornata immersi nella natura del Parco dei Monti Simbruini. L’evento, organizzato insieme al Team Building Natura, ci ha permesso innanzitutto di sospendere, letteralmente, la connessione virtuale con l’altro, così da rinsaldare quella più concreta e umana. Niente e-mail, messaggi, videochiamate, ma sguardi, ascolto, condivisione. Abbiamo raccontato anche qui perché abbiamo solo una foto della giornata.

Abbiamo vissuto a pieno anche quelle azioni che consideriamo scontate, come sorseggiare un caffè, passeggiare nel verde, gustare un pasto in compagnia, conversare senza finalità pratiche. Scavando sotto la superficie, ci siamo resi conto di provare tutti le stesse paure, le stesse ansie, gli stessi dubbi. Condividerli in una dimensione di fiducia ed empatia, ci ha fatto sentire davvero parte di un gruppo.

L’attività più coinvolgente è stata realizzare un totem personale con materiali trovati nel bosco, stimolando la nostra innata propensione al costruire e progettare. Ognuno ha poi raccontato qualcosa di sé, attraverso la propria opera, dando spazio liberamente a pensieri e sensazioni. Tutto ciò ha permesso di condividere anche obiettivi e criticità del nostro lavoro, proprio partendo dal racconto personale di ognuno. Ammettiamo che ci dispiace un po’ – ora – non avere nemmeno una foto di queste “opere”.

Una volta rientrati al lavoro, abbiamo ripreso i nostri impegni con una serenità maggiore e una nuova consapevolezza, ancora più convinti di quanto sia essenziale, nelle realtà aziendali, dedicare ai dipendenti opportunità di confronto e formazione “umana”.

Per noi è stata un’esperienza rigenerante e tutte le aziende dovrebbero inserire giornate di team building nel proprio plannig.

Approfittiamo per ricordare che il corso di apprendistato 1° annualità è partito, consulta qui  il calendario e per qualsiasi info in più contattaci.