Perché le CER possono ridurre i costi dell’energia, anche per le aziende, e aiutare il clima

Mentre si attende che il governo vari il nuovo decreto con gli incentivi in materia di Comunità Energetiche Rinnovabili – che secondo il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin porterebbe in pochi anni alla nascita di circa 15.000 comunità in Italia, contro le poche decine di oggi – sempre più Comuni, piccoli e grandi, annunciano progetti pilota per favorire sul proprio territorio la produzione condivisa di energia, a cui possono partecipare anche le aziende.

Vediamo dunque che cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile e quali sono i suoi vantaggi.

Che cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile e chi ne può far parte?

Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un’associazione che produce e condivide energia da fonti rinnovabili riducendo sia i costi energetici che le emissioni di gas a effetto serra, utilizzando di solito impianti fotovoltaici, cioè che producono energia grazie ai raggi solari. Ne possono far parte persone fisiche o giuridiche e più in generale qualsiasi soggetto pubblico o privato: semplici cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese, etc. Per esempio, persone che abitano in quartieri vicini in una grande città, o in Comuni limitrofi, e che desiderano promuovere lo sviluppo di una CER.

Dove realizzare gli impianti rinnovabili di una CER

Prima di tutto, bisogna individuare l’area dove si intende installare l’impianto di produzione (che deve avere una potenza massima di 1 MW, secondo il decreto legislativo 199 del 2021), che deve essere in prossimità dei consumatori. In linea di massima, i terreni industriali in disuso sono particolarmente indicati: sono infatti sufficientemente grandi per ospitare il futuro impianto rinnovabile e in genere rispettano i requisiti di dimensione, collocazione e destinazione prescritti dalla normativa. Ma può trattarsi anche di tetti di scuole, di fabbriche, uffici o di altre strutture.

La condivisione dell’elettricità così prodotta deve avvenire utilizzando la rete di distribuzione elettrica esistente: dunque l’autoconsumo di energia rinnovabile avviene virtualmente.

L’impianto può essere già esistente e non deve necessariamente essere di proprietà della Comunità, ma può anche essere messo a disposizione da uno o più membri partecipanti, o anche da un soggetto terzo.

Non è necessario vivere in uno stesso palazzo per condividere l’energia

Per far parte di una CER bisogna dipendere dalla stessa cabina elettrica primaria (o cabina di alta tensione), cioè il nodo che riceve elettricità dalle linee in alta tensione della Rete di Trasmissione Nazionale per trasformarla in media tensione e distribuirla capillarmente a cittadini e imprese. Quindi non è più necessario vivere nello stesso palazzo per condividere l’energia, e nemmeno si deve per forza trovarsi in edifici vicini.

Quali sono i vantaggi delle Comunità Energetiche Rinnovabili?

Produrre, immagazzinare e consumare energia elettrica nella stessa area grazie un impianto rinnovabile permette di ridurre gli sprechi e di tagliare i costi per la gestione e il trasporto dell’energia, oltre a contribuire all’abbandono dei combustibili fossili che, con le loro emissioni di CO2, provocano il riscaldamento globale e quindi la crisi climatica a cui stiamo già assistendo.

Per questi motivi sono stati introdotti anche incentivi economici da parte dello Stato, per spingere i cittadini e le imprese a diventare prosumer: cioè produttori di energia, oltre che consumatori.

Una volta che l’impianto è in esercizio, la Comunità può fare richiesta – anche tramite un’azienda esterna delegata – al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per ottenere gli incentivi per l’energia condivisa. Gli incentivi sono riconosciuti solo per l’energia condivisa all’interno della Comunità, cioè quella consumata dai membri nella stessa fascia oraria di produzione. Se la produzione è superiore al consumo, per l’energia eccedente viene riconosciuto alla Comunità soltanto il valore economico dell’energia, senza altri benefici.